Sborro nel culo della mia figliastra!

Amara Romani è finalista in una gara di spelling, ma quando il patrigno Romeo Prince viene a controllarla nella sua stanza d’albergo, scopre che sta disegnando immagini di sesso invece di studiare. La mette in ginocchio per sculacciarla per punizione, ma Amara ride del suo tentativo di disciplinarla. Lui le solleva la minigonna dell’uniforme e la sculaccia di nuovo con il solo perizoma che le copre il sedere. Questa volta non le piace molto, così Romeo continua la sua punizione: tirando fuori il suo bastone di carne, dice ad Amara che le insegnerà il sesso. Le ordina di mettere la bocca sul suo cazzo e di iniziare a succhiare, cosa che lei fa volentieri. Non ci vuole molto prima che la studentessa troia si trovi a pancia in giù sul letto con la faccia del patrigno sepolta nella sua figa. Poi lui le avvolge le mani intorno al collo mentre le stantuffa da dietro. Amara istiga la lezione successiva chiedendo a Romeo di prenderla nel culo, e lei lo adora! Salendo sulle ginocchia di Romeo, Amara prende in mano il proprio piacere facendo scivolare il suo ano sulla sua verga e rimbalzando al ritmo da lei stabilito. Le sue piccole tette fremono mentre si strofina il clitoride per eccitarsi. Rotolando sulla schiena, guarda Romeo che torna a sbattere contro il suo culo affamato di cazzo e lo martella finché non le ha riempito con una sana sborrata calda.